Messaggio ai Soci AIGeo dal Prof. Mauro Soldati, nuovo Presidente dell’IAG

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Cari Soci,

inoltriamo di seguito il messaggio pervenuto dal Prof. Mauro Soldati in merito alla sua elezione a nuovo Presidente dell’International Association of Geomorphologists e agli esiti della Conferenza Internazionale tenutasi a New Delhi lo scorso novembre.

Carissimi,

approfitto di un momento di maggiore tranquillità per scrivere queste poche righe che avrei voluto indirizzarvi già al mio rientro dall’India, ma una serie di impegni didattici, organizzativi e legati all’avvio del nuovo corso della IAG me lo aveva impedito.

 

Credo che il 2017 abbia segnato un momento importante per l’AIGeo e per la nostra comunità scientifica. Insieme alla prestigiosa IAG Honorary Fellowship conferita a Paola Fredi, la conferenza internazionale di Nuova Delhi ha riservato infatti all’Italia una seconda presidenza IAG (finora soltanto la Gran Bretagna era riuscita in questo). Il fatto che il Presidente uscente fosse europeo e il forte sostegno dell’Accademia di Scienze Cinese al suo candidato non deponevano certo a nostro favore. Nonostante questo ce l’abbiamo fatta! Desidero precisare che il mio non è un plurale maiestatis: il successo è infatti da ritenersi di tutti noi geomorfologi italiani. Credo infatti che la mia elezione debba essere considerata come un riconoscimento al significativo e costante contributo italiano alla IAG sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1989. Sottolineo come non sia mai mancata la presenza di un delegato italiano nei comitati esecutivi succedutisi nel tempo. Con diversi ruoli Mario Panizza ne ha fatto parte dal 1989 al 2005 (con la presidenza nel 2001-05), il sottoscritto a partire dal 2001 e Marta Della Seta dal 2013 (Marta, in qualità di co-opted member, sarà anche la Training Officer nel quadriennio 2017-2021). In occasione delle conferenze regionali e internazionali della IAG, le delegazioni italiane sono sempre state tra le più numerose, apprezzate e propositive. Il contributo scientifico italiano si è concretizzato nel coordinamento di numerosi Working Group. Nel quadriennio 2017-2021 saranno ben tre i geomorfologi italiani con ruoli di Chair di Working Group della IAG (Paola Coratza, Stefano Furlani e Marco Giardino) e ad essi potrebbero aggiungersene altri nei prossimi mesi. Penso anche ai numerosi eventi tenutisi negli ultimi anni in Italia sotto l’egida della IAG; tra questi, non più tardi del 2016, la Summer School ‘Alps vs. Apennines’ del WG Tectonic Geomorphology e l’International Workshop on Urban Geomorphological Heritage del WG Geomorphosites.

 

Lo straordinario contributo fornito dai geomorfologi italiani alla IAG, rendeva dunque credibile una nuova candidatura italiana alla presidenza, ma le insidie erano parecchie (i colleghi e amici della nostra delegazione a Nuova Delhi le hanno potute ben percepire). Qui è entrato in gioco il sapiente lavoro della delegata italiana all’interno del Council della IAG, Paola Fredi, che ha sostenuto con forza ed entusiasmo la mia candidatura, proposta e approvata a suo tempo dall’AIGeo. Alla fine l’abbiamo spuntata con un 18-13 (31 erano i paesi con diritto al voto) che ha reso comunque onore al candidato cinese Xiaoping Yang.

 

Sono grato al Presidente AIGeo, Gilberto Pambianchi, al Consiglio direttivo e all’Assemblea AIGeo per aver promosso e sostenuto la mia candidatura in ogni circostanza. A Paola Fredi va la mia riconoscenza per non aver mai smesso di credere che ce la potevamo fare… Infine desidero ringraziare di cuore i tanti amici e Soci AIGeo che mi sono stati vicini sia prima che durante la Conferenza in India. La loro vicinanza e il loro affetto mi hanno gratificato ancor più del traguardo dell’elezione.

 

Ora il lavoro che attende il nuovo Comitato Esecutivo IAG è davvero impegnativo. Dobbiamo in primis cercare di riavvicinare alcuni paesi che negli scorsi anni si sono allontanati dalla IAG per una serie di motivi. Per questo e altro sono pronto a raccogliere idee e stimoli da tutti voi, affinché la presidenza italiana possa essere ricordata come un momento positivo nella storia della IAG.

 

Sperando di fare cosa gradita, segnalo a chi non era a Nuova Delhi alcuni link in cui trovare informazioni su:

– nuova composizione del Comitato Esecutivo IAG

http://www.geomorph.org/2017/11/iag-executive-committee-2017-2021/

– prossime Conferenze regionali e internazionali

http://www.geomorph.org/2017/11/iag-regional-international-conferences-2017-2021/

– Working Group 2017-2021

http://www.geomorph.org/2017/11/iag-working-groups-2017-2021/

 

Colgo l’occasione per augurare a tutti voi un 2018 sereno e ricco di soddisfazioni e invito al contempo i nostri giovani geomorfologi (ma non solo) a riflettere su una possibile candidatura per una seconda conferenza internazionale in Italia (2025?) dopo il grande successo di Bologna 1997…

 

Cordialmente

Mauro Soldati

 

 

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